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È la ristampa non anastatica dell'apprezzato volume del 1832, ormai introvabile, scritto dal noto storico dell'epoca Cesare Cantù, che coniò il termine "Sacro Macello" per descrivere i sanguinosi eventi culminanti nel 1620 con l'eccidio di oltre 400 protestanti. Il lucido resoconto analizza le componenti storiche che portarono ad accumulare le invidie e l'odio che sfociò soprattutto a Tirano nel luglio del 1620 con l'eccidio da parte dei cattolici che trucidarono, fomentati in nome della croce, i valtellinesi di parte protestante. La prefazione è dello storico di Tirano Diego Zoia, che fa una rilettura del lavoro del Cantù in chiave moderna ed alla luce di fatti storici oggettivi.